Territorio

Salice Salentino DOP e IGP Salento,
Questione di territorio

Il nostro territorio si distingue per un’antichissima tradizione nella coltivazione della vite.
Fin da tempi antichissimi i nostri avi si sono occupati di queste tradizionali colture delle nostre campagne, portando avanti la tradizione con amore e passione e tramandandola di generazione in generazione.
Tra le nostre terre rosse e le condizioni climatiche estremamente favorevoli, le viti padroneggiano i nostri spazi e la produzione del vino scandisce il tempo delle nostre vite.
In questo contesto, il mare resta il sovrano incontrastato: mitiga il clima, sancisce la sapidità dei terreni più vicini, porta venti e profumi che rendono i nostri vini unici.

Valorizzare e promuovere un’area di grande tradizione vitivinicola. Questa è la mission del Consorzio del Salice Salentino fondato nel 2003 da un gruppo di produttori decisi a dare voce all’omonimo Di- sciplinare Tecnico di Produzione datato 1976.

Il consorzio è, oggi, l’istituzione che rappresenta circa l’80% dell’in- tera filiera del Salice e si occupa della valorizzazione dei territori di- stribuiti tra le province di Lecce (Salice Salentino, Veglie e Guagnano), Brindisi (San Pancrazio Salentino e San Donaci) e parte del territorio comunale di Campi Salentina in provincia di Lecce e Cellino San Mar- co in provincia di Brindisi, per una produzione di 195mila quintali di uva, ovvero di 140mila ettolitri di vino.

Tutela e valorizzazione dei vitigni autoctoni sono le parole chiave dell’azione politica del Consorzio che grazie anche all’Erga Omnes, dal 2013 si occupa di vigilanza, di tutela e di salvaguardia della DOP da abusi e da un uso improprio del marchio. Se sotto la bandiera del Salice Salentino sono il Negroamaro e la Malvasia i vitigni prota- gonisti della produzione, con l’IGP Salento diventa ancora più ampio il raggio di azione del Consorzio e diventano 1858 i soci (di cui 54 vinificatori, 49 imbottigliatori e numerosi viticoltori) per un totale di 3500 ettari vitati. Tra la doc Salice e l’Igp Salento è ancor più ampio il raggio di interesse del Consorzio che si fa, così, da interprete nel rapporto tra territorio e consumatore, promuovendo politiche di tu- tela, ma anche di marketing non solo di un lembo di terra che vive il privilegio di condizioni pedoclimatiche privilegiate, ma di una tradi- zione contadina che, partendo dalla tutela dei suoi antichi alberelli, ha imparato a confrontarsi con il mondo.